...la parte più dolorosa, e forse più vile, del flusso della storia è il fatto che con sfacciata arroganza e profonda ignoranza, storica e amministrativa dal punto di vista politico ed internazionale, si sbandierino decisioni e programmi ai danni di chi, in tempi passati, ha subito le nostre angherie e ingiuste sopraffazioni, come conseguenza di smodata e disumana, depravata, manifestazione di superiorità. Non viene mostrato neppure il tentativo, intellettuale, di facciata quantomeno, di riconoscersi la responsabilità nell' aver determinato conseguenze di disperazione e squilibri in territori che in origine avrebbero avuto legittima autorità ma che per tradizione non hanno potuto difendersi ne tutelarsi nella loro determinazione culturale ne poter beneficiare del proprio territorio e le sue risorse, le quali sono state depredate via, risorse materiali ed umane. Ora si esplica la presunzione di spacciare forme di difesa nel proteggersi sul "nostro territorio" minacciato dalle conseguenze irrimediabilmente imprevedibili di nostre passate insensibilità e forme di arroganza. Si assiste a fenomeni complessissimi generati da intrecci di eventi tutt' altro che facili da comprendere ma che, a quanto pare, sembrano tanto semplici da risolvere, criminalizzando gli eredi dei precedenti scempi e stupri culturali da noi agiti, senza considerare che la tradizione non è mai stata interrotta ma proseguita con modalità silenziose ed occulte generando condizioni di sottomissione sempre più difficili da snodare e render solubili, e molti più partecipanti al banchetto. Fa molto dolore esser testimoni di questo...non riesco però neppure ad immaginare quanto dolore e conflitto stiano vivendo, consciamente od inconsciamente, coloro che, oltre a non venir riconosciuti nella loro umanità e disperazione, vengono strumentalizzati loro malgrado per motivi politici e di potere, deumanizzati, demonizzati e fatti oggetto contro il quale difendersi...mi chiedo dove si stia andando...e sinceramente tremo all' idea che chi in questo momento vanta di esser la soluzione agli squilibri del nostro territorio sia talmente ignaro del proprio atteggiamento e di una così misera capacità di contatto con sé stesso, perché in esso la paura inconscia deve esser davvero molta, terrore che spinge a violenza concettuale gratuita che non concede spazio per pensare una condivisione per disegnare, men che mai a sé stesso, una Vita basata sul rispetto, né proporre una traiettoria nuova verso soluzioni più compassionevoli.